Stamattina non ho idee e manco argomenti. Vorrei scrivere ma non so cosa. Adotto dunque il metodo delle associazioni libere, mi metto cioè davanti al pc e comincio a scaricare sulla tastiera tutti i pensieri che mi passano per la testa. Una sorta di autonalisi insomma, mutuata dalla tecnica della psicoanalisi, anche se è chiaro che non metterò mai e poi mai nero su bianco i pensieri più sconci o quelli di cui potrei vergognarmi. E ce ne ho tanti. Direte: ma devi scrivere per forza? Te lo ha per caso ordinato il medico? In un certo senso si. Un amico strizzacervelli mi disse un giorno: quando qualcosa ti preoccupa, quando hai desideri repressi, quando lo stress della vita quotidiana ti vince, cerca di canalizzare le energie che senti esploderti dentro verso qualcosa che sai fare ma che soprattutto ami fare. Vedrai che tutto ti passerà. Lo sto prendendo alla lettera. Fatelo anche voi. Funziona.
Dunque, vediamo. La prima cosa che mi passa per la testa è che stasera vedrò Napoli-Juve. Scontro al vertice. Prima e seconda in classifica. Sei punti di distanza. Bel match. Tutto da vedere. Ma mi fermo qui, non vado oltre poichè mi rendo conto che non potrei aggiungere nulla di piu' di quanto voi non sappiate già. Potrei annoiarvi. Siamo o no un popolo di commissari tecnici? Dico soltanto che essendo venerdì e che domani non si lavora sarà ancora piu' rilassante stare davanti alla tv e poi magari tirare tardi sollazzandosi tra interviste, commenti e sensazioni a caldo. L'unico dubbio che non ho ancora sciolto riguarda la bottiglia di vino che dovrò stappare prima del calcio di inizio. E già, è mia abitudine infatti farmi un bicchiere e mezzo di un ottimo rosso a cena prima di eventi calcistici di una certa importanza per poi sorseggiarmene lentamente un altro per i novanta minuti successivi. Un piacere nel piacere. Già deciso invece il menu: tavolozza con salumi e formaggi, bruschette rigorosamente con olio e sale, piu' melenzane sott'olio di Bagnara, le ultime fatte dal mio povero papà. Per quest'anno sono coperto. Ne ho una riserva abbondante. Per la prossima stagione, non essedoci piu' lui, dovrò provvedere. Questa estate quando scenderò al paese dovrò andare alla ricerca di melenzane sott'olio autoctone fatte da sapienti mani indigeni. Non sarà certo la stessa cosa. Papà è sempre papà. Ma sarà sempre meglio che comprarle al supermercato qui a Roma, quelle sembrano infatti di plastica e non sanno proprio di niente.
Ecco, ora mi vengono in mente i sapori e gli odori che ho perduto trasferendomi a Roma. Avete mai sentito per esempio l'odore dell'origano romano? Puzza di smog. Chiedetelo all'amico Barbarossa. Ne sa qualcosa. Quando invece apro il barattolo proveniente da Bagnara o da Psiticci (il paese di mia moglie) è puro ossigeno che salendo dalle narici raggiunge immediatamente il cervello spalancandoti sensazioni incredibili. Uno sballo, insomma, tanto è vero che spesso i miei mi beccano a sniffare in cucina. Sono un drogato di origano paesano. Una dose minima giornaliera non deve mai mancarmi.
A proposito di paese. L'altro ieri ho appreso una bella notizia e chiudo con questa. Santi Zappalà, l'ex sindaco di Bagnara arrestato anni addietro con l'accusa di voto di scambio, tornerà presto, prestissimo a casa. La Corte d'Appello gli ha infatti ridotto significativamente la condanna per cui a breve lascerà il carcere. Ad attenderlo ci saranno non solo i suoi familiari, ma anche tutti quegli amici e quei semplici concittadini che in questi anni, nonostante tutto e gli errori commessi, non lo hanno dimenticato e mai gli hanno fatto mancare il loro sostegno. Santino avrà pure sbagliato, ma è anche vero che a tutti sono sempre sembrate eccessive le pene inflittegli dalla giustizia con una carcerazione preventiva prolungata e una sentenza di primo grado che sapeva tanto di accanimento giudiziario. Manco fosse un boss e non uomo che come tanti altri aveva sbagliato. Il peggio comunque è già passato. Meglio così.
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