lunedì, giugno 22, 2020

Una voglia assurda

Sebbene ufficialmente sia arrivata ieri, di fatto non è ancora estate. Basta affacciarsi sui social per rendersene conto. Pochi selfie dalle spiagge, facce ancora pallide, zero sfoggio di bikini alla moda ma soprattutto nessun primo piano del piu' classico dei primi piani: quello delle ginocchia rialzate stando seduti sulla sdraio con annessa frase romantica o filosofica ad effetto.

La  Bella Stagione insomma tarda ad arrivare anche perchè è partita a rilento. Ad inizio mese non sapevamo ancora se, quando e come saremmo potuti andare al mare tra procedure e protocolli tutti ancora da scrivere, con i lidi di conseguenza ancora chiusi, con le spiagge libere ad ingresso contingentato, con il Governo che la voleva cotta e le Regioni invece cruda. Ricordate? Tra le mille ipotesi anticontagio ad un certo punto spunto' pure quella degli ombrelloni separati dal plexiglass. A pensarla deve essere stato un genio. Non saremmo piu' andati in spiaggia per prendere la tintarella ma per fare una sauna decisamente infernale.

Ma è passato. I lidi hanno riaperto, le distanze tra gli ombrelloni sono state ridotte in una misura di buon senso, quella del plexiglass è rimasta solo una minchiata, mentre nelle spiagge libere vi si può accedere appunto liberamente. Nessun Sindaco ha ancora installato tornelli o innalzato muri invalicabili sui lungomari.

Tuttavia l'afflusso rivierasco è ancora molto contenuto per colpa di condizioni metereologiche altamente variabili e non propriamente invitanti che inducono anche gli stessi "indigeni" a restarsene a casa. 

 Tra l'altro i confini regionali sono stati riaperti da poco ed i turisti, specie gli emigrati di ritorno, non si sono ancora organizzati. Di conseguenza, nonostante isole pedonali già attive, tavolini all'aperto nei bar, ristoranti con vista mare super attrezzati, i centri balneari ancora registrano scarse presenze.

Una mia amica mi ha scritto. "Sbrigatevi a scendere che qui c'è ancora un mortorio che manculicani". Si, cara amica scenderemo. Credo che già dal prossimo fine settimana vedrete molto piu' movimento e meno mortorio. C'è tanta voglia di mare , anzi, come canta J Ax, c'è una "voglia assurda".

Noi che scenderemo in Calabria saremo sottoposti al tampone. Lo ha deciso Iole la Governatrice per tutelare la regione da eventuali epidemie "di ritorno". Giusto. Ma, rifletto e temo: vuoi vedere che col culo che mi ritrovo mi beccheranno asintomatico ma positivo?

No, sarebbe davvero un dramma. Starsene isolato a casa per 14 giorni vedendo il mare dalla finestra e senza Sky, ovvero senza partite, senza documentari scientifici e storici?  No, impossibile da reggere. Mentre scrivo sto facendo gli scongiuri. Quali? Avete capito, quelli che a noi maschietti vengono naturali. Poi magari mi metterò in tasca anche un cornetto rosso contro la sfiga, ma intanto gratto. 

No per carità. 

Ho tanta voglia di mare, ho una "voglia assurda di stare tra la gente...e di cantare acqua azzurra nudo in riva al mare" .








venerdì, giugno 19, 2020

Bagnara Bene Comune non c'è piu'

Magari a fine luglio il bilancio sarà approvato comunque. Posso pure azzardarne i numeri: 7 a 5.  I dissidenti alla fine si asterranno, non voteranno contro e la consiliatura sarà salva. . Ne sono certo. 

Tuttavia una cosa è già certa sebbene a Palazzo San Nicola ci si ostina testardamente ancora a negarla: la maggioranza non c'è piu' o meglio non ci sarà piu' e la prossima seduta del Consiglio Comunale lo certificherà in maniera aritmetica.

I conti ormai li conosciamo tutti. Rocco Dominici e Concetta Zoccali ne sono fuori ufficialmente.  Franco Maiorana e Michelangelo Spoleti ancora solo ufficiosamente. Aspettano l'occasione per dichiararsi. Basterebbero già questi quattro nomi per fare pendere la bilancia dalla parte opposta. Ma bisognerebbe aggiungere anche Rosa Ianni la quale, già politicamente scomparsa da mesi semmai sia apparsa sulla scena locale in questi tre anni, pare che per motivi di lavoro non sarà presente alla fatidica riunione per l'approvazione del bilancio. Risultato: Bagnare Bene Comune 6 consiglieri piu' il Sindaco, resto del Consiglio Comunale 10. Minoranza assoluta. Schiacciante, tanto per usare un aggettivo che sa di ossimoro.

In un paese normale questo avrebbe già prodotto delle conseguenze. Ma poichè Bagnara tutto è fuorchè appunto un paese normale, nel bene e nel male, ecco che tutto tace, silenzio tombale, si va avanti comunque, arroccati dentro il Palazzo ma scollegati dal resto della comunità. Anche da quella virtuale dove a trovare un sostenitore di Frosina e compagni, al netto di amici, familiari e "accompagnatori" a titolo gratuito è impresa davvero ma davvero ardua.

Insomma, a distanza di tre anni dalla trionfale vittoria elettorale Bagnara Bene Comune non c'è piu'. Ne è rimasta solo una sbiadita ancorchè striminzita copia. Per strada si sono perse circa 1500 preferenze sulle oltre tremila ottenute. Ma al di là dei numeri, si è persa sopratutto l'anima identitaria, quella civica di una coalizione che vedeva proprio in Dominici, Zoccali, Spoleti e Maiorana gli indipendenti di maggior peso e spessore. Oggi è rimasto il traino Pd (Sindaco, Maceri, Oliverio, Ruggiero) con Angela Randazzo e Tina Maceri in posizione neutra e Mario Romeo a rappresentare l'anima di centrodestra dell'ormai fu coalizione  nata solo e soltanto per ricercare il bene comune dopo gli anni bui dello scioglimento per condizionamento mafioso, del lungo  commissariamento e del dissesto di bilancio.

E' inutile soffermarsi sulle cause che hanno prodotto questo autentico fallimento politico. Occorrerebbe solo prenderne atto e decidere il da farsi. Mancano ancora due anni alla fine della legislatura e sarebbe davvero un peccato mollare proprio adesso nel momento in cui cominciano ad intravedersi i primi timidi bagliori di luce in fondo al tunnel. A cominciare dalla spazzatura finendo ai lavori pubblici, fermi ormai da quasi un decennio e pronti a ripartire grazie ad una serie di progetti già finanziati e in dirittura d'arrivo. Per non parlare poi dei prossimi concorsi che dovranno essere banditi al fine di rimpinguare una pianta organica ridottasi sia numericamente che qualitativamente a causa dei molti pensionamenti registrati in questi ultimi anni.

Ma la domanda è: come si potrà andare avanti in queste condizioni politiche? Su quali forze puntare? Potrà il Sindaco resistere contando solo su sei consiglieri di maggioranza e con il resto del Civico Consesso contro?  Se la sentirà? Si sentirà al sicuro dentro la blindatura che soprattutto il trio Maceri/Romeo/Oliviero gli garantirà?

Certo, uno scossone non sarebbe male. Un rimpasto, tanto evocato da piu' parti, potrebbe consentire di leccarsi le ferite oggi sanguinanti, di recuperare buona parte dei dissidenti e di rilanciare con un rinnovato entusiasmo una nuova fase, quella che dovrà portare alla dirittura d'arrivo che coincide con la scadenza della consiliatura tra due anni allorquando dovranno essere tirate le somme definitive e dire: questo era il paese che abbiamo trovato, questo è il paese che vi stiamo lasciando.

Ma la vedo difficile. Gregorio Frosina non è uomo da scelte forti ed ho come l'impressione che subisca i diktat interni alla Giunta. Cosa gli costerebbe sacrificare in nome del Bene Comune un paio di assessori del suo partito (in fondo ne è il padre putativo e mi riferisco in particolare a Maceri e Oliverio) per far spazio ad altri? Cosa gli costerebbe per esempio optare per uno scambio di poltrone  in rosa tra la Randazzo e la Maceri? 

No?

Contento lui, contenti tutti. Speriamo soprattutto che alla fine di questo valzer, contenti siano sopratutto i cittadini. Ma francamente, stando cosi le cose, mi pare difficile.






lunedì, giugno 15, 2020

Luglio col bene che ti voglio


Mi emoziono facilmente perchè sono un nostalgico impenitente, un patetico incallito, uno che ama davvero la propria terra perchè quando si dice Terrone io lo sono nel vero senso letterale del termine. E Feltri andasse a quel paese, il suo, che non  ha il mare, ne' i colori, ne' i profumi del mio.
Mi emoziono perchè il bagnaroto sa essere grande quando vuole, quando l'occasione lo richiede, non si piange addosso, magari "tragedia" sempre, ma non si tira indietro.
Quello che sta accadendo a Bagnara in queste ultime settimane è lodevole. E' una corsa a darsi da fare, a recuperare ciò che può essere recuperato e che il Comune non è in grado di recuperare per mancanza di soldi ma anche di competenze.
Penso a Vincenzina Barilà in primis e mi vengono i brividi. Si è messa in testa di mettere a disposizione del suo, nostro paese, le sue competenze in materia di rifiuti e dopo i terribili giorni dell'emergenza sanitaria e della protesta degli abitanti di Marinella, oggi stiamo rivedendo la luce in fondo al tunnel, anzi ne siamo già fuori.
Penso ai Romeo/Bellantone Boys, a Paolino Gramuglia e ai suoi ragazzi, a Maurizio Gramuglia e Melo Tripodi sul Tracciolino, a Bruno Mandrake e la sua neonata associazione e i brividi, ve lo confesso diventono lacrime, appunto di emozione. Nel giro di qualche giorno siamo passati dal degrado assoluto ad una condizione di quasi normalità. Dalle denunce ormai sterili al fare. Si sono tutti rimboccati le maniche e tutti hanno dato quello che potevano dare mentre il paese appena uscito dal lungo lockdown si sta apprestando all'estate, la piu' bella delle nostre stagioni: quella dei tavolini all'aperto, dell'isola pedonale, dei lidi, del mare meraviglioso, dei tramonti incantevoli, del buon mangiare e perchè no del bere, delle passeggiate fino a notte fonda, delle infinite chiacchiere perchè se il bagnaroto non chiacchiera che bagnaroto è?
Che bello.
Quest'anno sarà luglio per me, perchè da quando sono emigrato alterno gli anni dispari ad agosto agli anni pari a luglio, perchè luglio o agosto per me non fa differenza. Anzi, un pò la fa, poichè a luglio incontri essenzialmente il paese stanziale, i bagnaroti rimasti, nella loro quotidianità vera, quella che in fondo mi manca, quella in cui sono cresciuto.
Certo non mi illudo. Presto si tornerà a "tragediare" politicamente perchè se il bagnaroto non "tragedia" politicamente che bagnaroto è?
Ma nel frattempo mi godo questo spettacolo, questa rinascita, quella vera, non quella delle denunce isteriche.
Ad Maiora Bagnara.