La profezia di Malachia. Che poi era un vescovo irlandese, vissuto all'inizio del secondo millennio e proclamato santo alla sua morte. Secondo Malachia il successore di Benedetto XVI sarà l'ultimo Papa della Sacra Romana Chiesa. Dopo di lui, morte e tribolazione. Roma sarà distrutta. Non spiega da chi e perchè, ma questo è ciò che prevede. E' il caso di credergli? Fate voi. Fatto sta che questo misterioso vescovo irlandese ha indicato nei sui scritti, indovinandone origini e provenienza, gli ultimi 111 papa eletti. Gli storici e gli studiosi che hanno analizzato queste scritture hannpo dato ampie conferme sulla validità previsionali delle stesse. Insomma, li avrebbe azzeccati tutti. Nessuno escluso. Cose da far tremare i polsi. E se fosse tutto vero? E se anche la parte finale di questa sua profezia si rivelasse azzeccata? Cosa dovremmo fare, preparci al peggio, anzi alla fine? E in che modo? Rintanandoci in chiesa a pregare da sera a mattina per guadagnarci un posto sicuro nell'Aldilà o godendoci questi ultimi scampoli di vita terrena all'insegna del libertinaggio piu' sfrenato?
L'abbiamo scampata con i Maya solo qualche mese addietro, ora, giusto per non farci ,mancare niente, ci tocca confrontarci con questo Malachia .Il cui nome suona già di per se un pò sinistro, rievocando nella matrice una forte assonanza con il termine male. Se poi lo si anagramma, esce anche fuori una frase dialettale calabrese, "Chia Mala", che vuol dire "quella persona cattiva" Appunto. Vuoi vedere che l'unico reale ancorchè preoccupante effetto prodotto da Benedetto XVI con le sue dimissioni sia quello di aver anticipato l'inizio della fine? Un suo ripensamento in teoria potrebbe allungarci la vita. Ma non può piu' farlo. Ora è "recluso" a Castel Gandolfo in spontanea clausura, mentre i cardinali di tutto il mondo, in attesa del Conclave, stanno già confrontandosi dentro le mura leonine per decidere il suo successore. Che poi sarà quello che dovrebbe accompagnarci verso la fine dei nostri giorni. Pietro il Romano, è il nome che Malachia gli assegna nella sua sinistra profezia. Tra qualche giorno sapremo. Ma a sto punto, l'attesa monta ancora di più. Quando da quel balconcino si annuncerà solenne l'"Habemus Papam", le nostre orecchie saranno protese a carpirne soprattutto il nome. Se poi sarà romano e si chiamerà Pietro...brrrr...brividi. Meglio non pensarci ed aspettare. E nel frattempo, se è possibile, godersi la vita.
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