La nostalgia è un sentimento bestiale che ti azzanna, ti prende per la gola, ti soffoca togliendoti il respiro. E' brutale quando riaffiora nella tua mente con il suo carico di ricordi e sensazioni. E' in quel momento che qualcosa o qualcuno ti manca, la cui assenza ti pesa, che vorresti che ci fosse ma non c'è, anche perchè forse non potrà esserci mai piu'. E' la nostalgia per un genitore morto, per un amico lontano, per un amore perduto, per un luogo caro. Emozioni bellissime si caricano di una crudeltà assoluta e quando, cosi senza preavviso, tutte assieme contemporaneamente riemergono dal fondo del tuo animo, allora è dura, ma dura davvero. Devi faticare e parecchio per uscirne fuori senza regredire nel tunnel. Ci vuole molta forza, raziocino, barlumi di lucidità a cui aggrapparti per non sprofondare nella tristezza assoluta. Tutto passa e molto in fretta e quando ti accorgi che certe cose non ce le hai piu', sono il rammarico e l'amarezza che rischiano di prendere il sopravvento su di te. Si rientra nella normalità quando tutto questo dura giusto il tempo di un ricordo, una frazione di secondo, al massimo un minuto della tua giornata. Ma se dura di piu', allora c'è qualcosa di patologico in te. E pertanto lo devo ammettere in modo chiaro: sono malato, sono malato di nostalgia per il mio paese, una nostalgia che quando mi prende dura, dura piu' di un minuto, mi soffoca, mi fa contorcere le budella, mi fa stare tremendamente male, come in questo momento. Si, sono patologicamente innamorato di Bagnara. E' grave? E chissenfrega, anche perchè mi chiedo come non si può essere malati di Bagnara e "ri so rari bellizzi" se sei proprio di Bagnara?
I undi a viri
viri:
i Scilla, i Santu
Lia,
ri chiani
ill’Asprumunti
oppuru ra
Milìa,
ra chiazza i
Purei,
ru ponti
Caravilla,
oppuru ri
vinei,
ra chiesa supra a
villa…
perfinu ra
hjumara
Bagnara è na bellizza
rara!
U corsu, a
Madonnina
o na figghjola
beja
chi passìa nda via
marina:
su bellizzi rari
assai!
Quando sì luntanu
a senti chi ti
chiama,
Bagnara è
regina
ra costa e i tutta a
chiana.
Na vota ca
viristi
e dopu ha partiri
ti ciangi e batti u
cori…
ma, purtroppu, ti nda
jri!
Ta nzonni puru i
notti
Chi luci ra lampara,
ha nu penzeru
fissu:
mi torni a bagnara!
(Rocco Nassi, poeta dialettale bagnarese)
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