mercoledì, febbraio 20, 2013

Milan-Barcellona, la partita nella partita

Ottantamila spettatori. Centinaia di collegamenti tv da ogni angolo del pianeta. Un tutto esaurito come non si vedeva da tempo. Stasera a San Siro andrà in onda Milan-Barcellona e l'aria che si respira in casa rossonera è quella delle grandi occasioni. Arriva la squadra piu' forte al mondo. Arriva il giocatore piu' forte al mondo, quel Lionel Messi che inanella quattro palloni d'oro consecutivi come mai era capitato ad alcuno prima di lui. Ma non arriva soltanto lui. Arrivano pure Pujol, Piquet, Busquets, Xavi, Iniesta, Fabregas, Pedro, cioè l'ossatura di quella megagalattica Spagna capace di stravincere l'ultimo Mondiale e l'ultimo Europeo. Arriva insomma uno squadrone autentico e si troverà di fronte un Milan lontanissimo parente di quel Milan stellare titolare di sette Champions, oggi soltanto terzo in campionato, un gioco approssimativo, una squadra rinnovata e tutta ancora da costruire, soltanto qualche giovanissima stella, una difesa da brivido, un attacco privo addirittura di super Mario Balotelli. Arriva il Barcellona ed in teoria dovrebbe portarsi via i tre punti. Lo sanno pure i bookmakers che danno la vittoria del Milan addirittura a 6. Come dire, changes di successo ridotte al lumicino per i rossoneri.
Ma volendo utilizzare logori quanto abusati luoghi comuni, si può scrivere: mai dire mai, la palla è rotonda, si parte da zero a zero, non sempre i piu' forti vincono, Davide contro Golia, dunque tutto è ancora possibile. Giusto sognare alla vigilia. Sognano i tifosi milanisti, ma anche gli amanti del calcio italiano in genere che in questo momento non scoppia certo di salute. Sogno anche io. La mia juventinità non riesce a superare la frontiera. Oltre i confinti nazionali lo spirito di rivalità mi abbandona e il tricolore mi esplode in petto. Mi vengono le stimmate verdi, bianche e rosse. Non riesco a tifare per gli stranieri e a gioire per la sconfitta dei nostri. Sono fatto cosi. Da sempre. Dunque, forza Milan.
Ma stasera c'è anche un'altra partita nella partita. E' quella che si gioca Silvio Berlusconi. Una vittoria del Milan rappresenterebbe infatti la metafora perfetta di una sua ipotetica vittoria in politica. Tutti ti danno per sconfitto, ma alla fine tu riesci a mettere la freccia, a porti sulla corsia di sorpasso andando oltre il tuo avversario nella sorpresa generale. A tre giorni dalle elezioni sarebbe uno spot colossale. Per questo stasera sarò contentissimo di essere un atipico juventino di centrodestra e non un milanista purosangue ma "accanitamente" di centrosinistra.

1 commento:

maglie calcio poco prezzo ha detto...

Messi è come un fulmine, ha una velocità straordinaria. Messi porterà la squadra sulle proprie spalle, ogni volta che sarà necessario, dovrà forzare la performance.