venerdì, febbraio 22, 2013

Grillo, uno tzunami in corso

Il giorno di Grillo. Appuntamento stasera a Roma, piazza San Giovanni per una chiusura col botto. Un milione circa i presenti, dicono. Ma se non saranno tanti, saranno sempre comunque abbastanza. Molti, moltissimi. Tutti assieme rappresenteranno in maniera plastica l'idea dell'enorme tzunami in corso. Un'onda umana, una marea in carne e ossa, che rischia di travolgere i vecchi e logori schemi politici italiani. Grillo nelle urne farà il pieno. C'è chi dice addirittura il pienone. Di sicuro il suo movimento otterrà una valanga di voti. Probabile che alla fine risulterà il terzo partito, forse anche il secondo e non sarebbe fantascienza pronosticargli anche la prima posizione.
La sua forza elettorale arriva da lontano. Arriva soprattutto dall'incapacità, che si protrae da decenni ormai, dell'intera classe politica italiana di dare risposte serie e concrete ai problemi del paese. Una classe politica corrotta, litigiosa, mai in grado di garantire un governo serio ed efficace. Da destra a sinistra, passando per il centro. Tutti corresponsabili, nessuno ne è immune. Scandali, ruberie, ignoranza dilagante, è questo l'humus in cui il grillismo è attecchito ed è cresciuto giorno dopo giorno a dismisura giungendo alla sue attuali ancorchè enormi dimensioni. Quanti voteranno Grillo, voteranno contro tutto questo e francamente viene difficile dare loro torto. Non esiste il voto cosiddetto utile com'è di moda oggi sostenere. Esiste il voto, punto e basta. Un voto può essere anche solo e soltanto di protesta. Ed hai voglia gli altri leader ad argomentare il contrario. Il loro risulta solo un inutile esercizio retorico propagandistico. Non li sta ad ascoltare piu' nessuno.
Grillo ha offerto non solo una valvola di sfogo ad un moto interiore di rabbia e di protesta, ma anche una speranza. Non la speranza di un governo, sia chiaro,  ma la speranza di togliersi definitivamente di torno una classe politica incapace, arroccata sulle sue posizioni di potere, arrogante, spesso prepotente, sempre chiusa su se stessa, quindi insensibile alla voglia di cambiamento che sale dalla società. Chi vota Grillo, sogna definitivamente di cambiare pagina. Sente di avere oggi quella forza che prima non aveva. La forza del cambiamento rispetto all'impotenza del passato. Per queste ragioni e solo per queste ragioni oggi riempiranno quella piazza, domenica invece le urne.

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