giovedì, febbraio 21, 2013

Al voto, dubbi e incognite

Ultimi scampoli di campagna elettorale. Ancora due giorni, poi da venerdì a mezzanotte black out totale. Domenica il voto, lunedi infine sapremo. E già, ma cosa sapremo? Tutto ruota attorno a questo interrogativo che poi se ne porta dietro molti altri. Innanzitutto: chi vincerà queste strane elezioni? Ma soprattutto ci sarà un vincitore? I dubbi non mancano, le incognite nemmeno. Mai come questa volta l'esito del voto è stato infatti cosi incerto. Troppe le variabili in gioco.
Partiamo da Grillo. Che il suo sarà uno tzunami è ormai certo. Ma quanto alte e devastanti saranno le onde che produrrà nessuno al momento è in grado di stabilirlo con certezza. Farà danni lievi oppure si abbatterà con violenza su equilibri politico-elettorali già di per se precari? Tutto dipenderà appunto dai numeri. Intanto una notizia filtrata nelle ultime ore. In Sicilia il Movimento 5 Stelle rischia di essere il primo partito, superando tutti gli altri ma anche le coalizioni messe su dagli stessi. Se la Sicilia, come si dice in giro, sarà determinante per l'attribuzione del premio di maggioranza alla coalizione vincente, specie al Senato dove i rapporti di forza paiono più equilibrati rispetto alla Camera per via di un differente sistema di assegnazione dei seggi,  l'effetto di un risultato del genere sarebbe a dir poco catastrofico per tutti i partiti cosidetti tradizionali. Sarebbe a quel punto uno tzunami tremendo. Ma siamo ancora nel campo delle ipotesi.
Seconda incognita. Gl'indecisi. Al momento sarebbero (in realtà saremmo) il primo partito. La loro percentuale è altissima, supera il 30%. Alla fine si decideranno? E soprattutto, per chi voteranno, semmai lo faranno? Qui non è possibile formulare ipotesi poichè ciò presupporrebbe riuscire ad entrare nella testa di 5 milioni di italiani e capire verso chi e cosa alla fine si orienteranno. Secondo alcuni studi con base scientifica, molti addirittura si decideranno all'ultimo momento proprio dentro la cabina elettorale. Pronosticare nel merito è dunque un azzardo. Si può dire, quindi, che quella degli indecisi è l'incognita per eccellenza. Difficile capirci qualcosa prima del voto. Eppure è proprio da questa incognita, più che da altre, che dipende l'esito elettorale. Vedremo. Lunedi, appunto.
Terzo dubbio. Sarà riuscito anche questa volta a parlare alla pancia del paese? Le sue più recenti quanto clamorose proposte (Imu, Equitalia, condoni tombali, etc. etc. ) avranno scosso i numerossissimi indecisi del centrodestra a rivotarlo dimenticando il passato? Il sorpasso è solo l'ennesima autoillusione elettorale oppure è una possibilità davvero concreta? Che Berlusconi sia un fenomeno delle campagne elettorali, una sorta di Mardona del voto, questo è un fatto ormai accettato anche dai suoi piu' acerrimi nemici e detrattori. Quanto lo sia effettivamente anche stavolta è però ancora tutto da dimostrare. Certo la sorprendente vittoria del suo Milan sul Barcellona può essere interpetratata dai suoi fedelissimi come un evidente segno del destino. Almeno loro lo sperano!
Quarta incognita. Quanta voglia di centro hanno gli italiani? Quanti crederanno al vecchio adagio secondo cui la virtù sta in mezzo? Monti, Casini e il quasi moribondo Fini (il suo Fli viaggia intorno ad un irrisorio 1%) riusciranno a raggiungere la fatidica soglia del 15%, quella percentuale cioè che dovrebbe consentire loro di essere determinanti per la formazione di una maggioranza parlamentare e quindi del prossimo governo nazionale? Saranno bastati gli endorsement (appoggi) appalesatigli dalle cancellerie di mezzo mondo? E poi: una volta raggiunta questa soglia, davvero Scelta Civica deciderà di governare con il centrosinistra di Vendola?
Quinto, ultimo e personalissimo dubbio. Per votare, essendo residente ancora in Calabria, a Bagnara, ma vivendo a Roma, dovrei prendere un treno o un aereo per scendere e uno per salire. Dovrei soprattutto rinunciare ad una giornata di lavoro festivo e domenicale (lavoro anche di domenica), rimettendoci di fatto tra spese di viaggio e mancato guadagno, circa 400-500 euro. Mi chiedo e vi chiedo: ne vale la pena? E voi, al mio posto, che fareste?
P.S. E la sinistra, vi starete chiedendo? Ma quella non genera dubbi: oltre la loro naturale soglia del 33% non sono mai riusciti ad andare e mai ci andranno. E' questa l'unica certezza.

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