lunedì, febbraio 11, 2013

Chi, altro che crisi.

Ero dal medico in attesa e rovistando tra le riviste poggiate su un tavolinetto mi è capitato tra le mani Chi, il settimanale di gossip diretto da Signorini. Non nascondo che ad attrarmi è stato il primo piano di un bellissimo posteriore al centro della copertina. Se non sbaglio era quello della Marcuzzi fotografata da dietro mentre in costume si trovava sulla riva del mare. Quale mare fosse non so dirvi, certo non doveva trattarsi di Sabaudia o Mondello considerato che d'inverno a certe latitudini è molto difficile vedere qualcuno prendere la tintarella sul bagnasciuga o addirittura farsi il bagno. E' probabile che si trattasse di una di quelle tante spiagge esotiche dove i vip trovano rifugio per riacclimatarsi e tenere lontano per qualche settimana il freddo e lo stress della vita quotidiana. Ma tant'è.
L'ho sfogliato Chi e vi dico pure avidamente. Non mi capitava da anni. Non sono un lettore di riviste del genere. Preferisco i quotidiani e i settimanali cosidetti generici. Pagina dopo pagina era tutto un susseguirsi di vite patinate. Very important persons fotografati a 360 gradi, in uscita da negozi e locali alla moda, seduti sui divani di case da sogno, beccati per strada a passeggiare o a bordo di macchine di lusso. Dalla Marcuzzi appunto a Belen, passando da Corona e da altri personaggi di sicuro un pò meno importanti degli altri ma dalla vita ugualmente agiata, rassicurante, per molti ricca. C'era anche un servizio sulla messa dei dieci anni della scomparsa dell'Avvocato, il grande Gianni Agnelli ed allora vi lascio immaginare quale sfilata di vip i fotografi sono riusciti ad immortalare. C'era il ghota di tutto, della finanza, della politica, dell'industria, della cultura, dello spettacolo, dello sport. C'era pure, ovviamente, Lapo Elkan che per l'occasione ha avuto il buon gusto di indossare un vestito normale e occhiali non stravaganti come è invece solito fare.
Poichè non ero tra i primi in attesa e in città le code dai medici, non so perchè, sembrano piu' lunghe che nei piccoli paesi, per quasi un'ora ho sognato ad occhi aperti. Mi son detto: c'è gente in Italia e nel mondo che non vive le preoccupazioni dei cittadini comuni, per i quali pagare l'affitto, il mutuo, le bollette, non è affatto un problema. Gente che si diverte, per carità che lavora anche, ma le cui uniche preoccupazioni sembrano esserer quelle di dove trascorrere le prossime vacanze, con quale nuovo partner farsi papararazzare la prossima volta, di quale altro milioncino riuscire a spillare tra un nuovo film, una nuova squadra di calcio, un nuovo incarico da manager e via elencando.
Se nel Paese c'è aria di crisi pesante, tra le pagine di Chi invece si respira un clima da Eldorado.
Sia chiaro: non sono un moralista, nè tantomeno un bacchettone. Non sto qui a fare la morale a nessuno. Sono un convinto sostenitore della meritocrazia e cioè del fatto che chi vale di piu', deve guadagnare di piu' e di conseguenza deve poter condurre una vita sicuramente piu' agiata. Qui, voglio soltanto constatare come la vita appunto non sia uguale per tutti.
Al che mi chiedo: è giusto leggere e sfogliare riviste del genere? E' un bene per la psiche dei lettori, comuni mortali? Val la pena sognare per qualche minuto per poi ritornare al grigiore e ai problemi della vita di tutti i giorni? E poi: come ci sembrerà la nostra vita modesta rispetto a quella patitanata dei vip?
Dopo quasi un'ora, rimetto la rivista sul tavolinetto da dove l'avevo presa. Intanto l'attesa continua. Una signora è dentro dal medico da quasi un'ora e sembra che non voglia piu' uscirne. Piu' che una visita, mi sa che la sta operando. Nel frattempo due signori attempati chiacchierano al mio fianco. Non posso fare a meno di ascoltare. Uno dice all'altro. "Sono molto preoccupato per mio figlio. Ha perso il lavoro e a 35 anni con una bambina e un mutuo da pagare, non sa dove andare a sbattere la testa. La moglie lavora ma è precaria e il suo stipendio è di 700 euro. Se continua cosi, dovrà vendere casa e venire da noi. Nessuno di noi dorme piu' la notte".

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