Doveva uscire il 3 di agosto. Ma poi, non si è capito ancora bene il perché, la pubblicazione è stata posticipata a data da destinarsi. Ora è finalmente giunto anche sugli scaffali delle librerie italiane. E' il nuovo libro di Robert Kagan, uno dei principali autori e ideologi del neoconservatorismo americano.
"Il ritorno della storia e la fine dei sogni" è il titolo di questo saggio in cui Kagan analizza gli attuali scenari geopolitici internazionali tra Occidente liberale, autocrazie russo-cinesi e terrorismo islamico.
Il mondo non vive una pace perpetua di ispirazione kantiana come credono gli europei, ma è una realtà ancora oggi determinata dagli equilibri di forza e di potenza militare tra tra gli stati nazione. Pensare che le controversie internazionali possano essere risolte soltanto con gli accordi e il diritto, è pertanto una illusione. E' questo in sintesi il pensiero dell'autore statunitense.
Ora si può essere più o meno d'accordo con le tesi di Kagan. Ma è chiaro che questo è un libro che deve necessariamente essere letto se si vuole capire che piega stanno prendendo le relazioni internazionali, non fosse altro perché è proprio alle teorie neocon che ancora oggi si ispira la politica estera degli Stati Uniti. Leggere Kagan significa, dunque, leggere il mondo con gli occhi degli americani.
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