venerdì, ottobre 10, 2008

Cofferati e la rivoluzione dei "mammi"


Cofferati lascia. Il prossimo anno non si ricandiderà a Sindaco di Bologna. Stanchezza? Dissidi con gli alleati politici? Qualche altra poltronissima in vista? Neanche per sogno. Nulla di tutto questo. Sergio smette i panni di primo cittadino per indossare quelli di papà. E già, la ragione di questo clamoroso abbandono è proprio questa. Lui vive e lavora a Bologna. La moglie e il figlio, invece, hanno dimora a Genova. Per riunire la famiglia, mamma e bambino ogni fine settimana devono sobbacarsi 600 chilometri in automobile. Cofferati ha detto stop a questo andirivieni. Non vuole che il figlio cresca in autostrada.

Nobile, nobilissima motivazione se fosse vera e non vi sono motivi per credere che non lo sia. Il Foglio di Ferrara prende la palla al balzo e gli dedica un simpaticissimo articolo in prima pagina dal titolo "Sei forte papà". Sottotitolo: "Cofferati e Cameron danno il via libera alla rivoluzione maschile dei figli da crescere".

Rivoluzione? Che vuol dire? Che forse non esistevano già i mammi? Che forse nelle città, specie nelle metropoli, non sia normale vedere comunissimi papà che portano i figli all'asilo, che li vanno a riprendere, che poi li accompagnano al parchetto, li riportano a casa, gli fanno il bagnetto, gli mettono il pigiamino, gli preparano la pappa, gli fanno la ninna, gli fanno tutto questo perché le mamme, quelle vere, hanno turni di lavoro incompatibili con l'adempimento di certi doveri familiari?

Ma Ferrara se l' immagina veramente, Cofferati e Cameron, intenti a trafficare in cucina tra i fornelli per prepare da mangiare ai piccoli?

Io non riesco proprio a vederceli.
So solo che mi sono specializzato in certi sughetti che mia figlia e anche mia moglie (quando rientra alla dieci di sera) sembrano gradire decisamente (sic!!!)

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