sabato, settembre 30, 2017

Ridateci Carbonello

Francesco Carbone, per gli amici Carbonello.
Mentre qui cominciano a cadere le foglie, a Bagnara invece continuano a "calare" a mare. Non tutti. Di sicuro gli inossidabili, gli amanti della natura, delle cose semplici, della freschezza rigenerante delle acque del Tirreno, quelli a cui basta che ci sia una "sfera" di sole e sono ancora lì, sulla battiggia con i piedi a mollo a saggiare la temperatura del mare prima del tuffo ritemprante, in una spiaggia senza piu' i lidi, deserta, ma proprio per questo ancora piu' bella, senza il caldo esagerato dell'estate ma con un morbido tepore che ti accarezza la pelle. E noi qui, a roderci di invidia "positiva", sdraiati sul divano a fare zapping tra tv, giornali, rete e social.
Ve lo dico subito. Tra gli inossidabili, io ho eletto il mio mito. E' Francesco Carbone, in arte Carbonello, al secolo Cicciu Puntaloru, il nostro inviato speciale, quello delle quotidiane dirette Facebook, dei lunghi monologhi, delle riprese a pelo d'acqua diffuse urbi et orbi, al mondo intero, agli amici e ai bagnaroti sparsi tra i quattro angoli del pianeta. Un mito che invidio, non solo perché è riuscito ad organizzarsi la vita in modo tale da avere quattro mesi liberi da trascorrere appunto al mare, ma anche perché a sessanta e rotti anni, esibisce un fisico da atleta, con i pettorali scolpiti e una tartaruga da fare invidia ai piu' incalliti frequentatori di palestre. Salutista, da sempre appassionato di corsa e di sport piu' in generale, non fumatore, spesso ci delizia e ci tiene compagnia in diretta proprio mentre corre per le strade o lungo la spiaggia, o su per salite o scale ripide con tanto di spiegazioni sul lavoro fisico che sta effettuando. Ciccio è un esempio per tutti, specie per coloro i quali dichiarano amore viscerale per Bagnara ma che spesso alle chiacchiere non fanno seguire i fatti. No, lui non si limita solo alla denuncia via social, alla ripresa video sulla bottiglia di birra abbandonata dai soliti "porci" sul muretto della Via Marina. No, lui, adotta anche spazi verdi pubblici e se ne prende cura volontariamente, come ha fatto e sta facendo con un'aiuola sotto il Ponte di Caravilla.
E poi, il suo linguaggio, i suoi slogan, ormai diventati virali. Bagnara che diventa il Paese delle Meraviglie, gli amici che se sentono calore è perché Ciccio in quel momento li sta idealmente abbracciando e noi tutti che non dovremmo essere gelosi sennò moriremo arrabbiati. Una filosofia di vita, un modo di essere del tutto particolare, un mondo, il suo, edulcorato in cui il barbiere diventa il curatore d'immagine. Fantastico.
Ciccio lo si può apprezzare o meno. Di certo,non fa male a nessuno. Anzi, sono sicuramente molti i messaggi positivi che lancia durante le sue innocue video riprese.
Eppure, Facebook lo ha bloccato, o meglio da oggi gli impedisce di trasmettere in diretta. Un colpo al cuore. Stamattina mi sarei aspettato l'ennessima diretta dal mare, il suo particolare buongiorno a tutti noi. Ed invece, no. Bloccato. Mah...
Ti prego Facebook, libera Francesco Carbone, ridacci il nostro Carbonello.


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