giovedì, settembre 07, 2017

Quella barba da filosofo

Non mi riconosco piu'. Stavo facendomi un selfie e ad un tratto è stato come se vedessi un altro sullo schermo del cellulare. Quella folta barba bianca non solo mi invecchia ma stravolge il mio aspetto. Questa volta l'ho fatta crescere molto piu' del solito. Non le consuete due settimane, bensì sei. Sono già oltre il limite della cosiddetta barba incolta, quella che mi accompagna ormai da oltre un decennio. Non ricordo neanche l'ultima volta che ho usato il rasoio per radermi completamente. E il fresco odore mattutino della schiuma da barba ormai l'ho quasi dimenticato. Uso il rasoio, o meglio lo usa il mio barbiere sulla mia faccia. Però, mi rendo conto che questa volta sto esagerando. Qualche altra settimana ed entrerò in piena zona "barbone". E' già folta, tendente all'arricciamento e adesso sta pure allungandosi. Mia figlia dice di tagliarla. Ma io ho deciso: vado avanti. La lascerò crescere, diciamo, fino al limite dell'umana decenza. Voglio vedere che effetto fa. Voglio in fondo provare almeno per una volta nella vita l'ebbrezza, il piacere, semmai di questo si tratti, di accarezzarmi una barba che sia veramente tale. Voglio sentirmi un pò piu' intellettuale, filosofo, scienziato posto che l'iconografia del passato ci restituisce le immagini di pensatori e artisti spesso barbuti. Ed infatti la portava Platone, pare anche Socrate, di sicuro Leonardo da Vinci e, per carità, senza voler fare paragoni basflemi, non dimentichiamoci che la portava pure Gesù Cristo. Quella di Mazzini ci è più nota, meno quella di Bargiggia, giornalista sportivo televisivo Mediaset, che di recente abbina ad elegantissimi gessati in doppiopetto una barba sagomata sullo stile di quella dell'illustre patriota ligure anche se piu' lunga, molto piu' lunga. Come dire che la barba non necessariamente è sintomo di trascuratezza. Si può essere eleganti anche con la barba. Sin può essere addirittura fenomeni con la barba. Ed infatti Leo Messi da qualche tempo s'è fatto crescere la barba. 
Non mi pongo la domanda se con la barba sono piu' attraente o meno. A cinquat'anni, fortunamente, credo di aver superato certe aspirazioni estetiche. Non mi preoccupano neanche  i puristi, cioè coloro i quali sostengono che una faccia rasata sappia molto piu' di igiene. Cosi come non do peso a certe culture per le quali la barba è simbolo di dignità virile.
Non seguo certo la moda, perchè oggi portare la barba sembra essere appunto di moda, anzi è un vero e proprio mainstream. Barba hispter viene chiamata dagli specialisti del settore e per alcuni è un vero e proprio culto. La curano, la spuntano, la sagomano, la squadrano, la innaffiano, la pettinano, la profumano, la coccolano.
No, per me è diverso, è che, come spesso accade, tutto nasce per caso. Non ho deciso di crescerla. L'ultima volta che l'ho tagliata è stato una settimana prima di partire per le vacanze. Giù sono rimasto 20 giorni. Non ho avvertito la necessità di raderla. Non era esagerata. Ci poteva stare. Quando sono rientrato a Roma, volevo accorciarla, riportarla al primo basilare quanto incolto livello. Ma il mio barbiere di fiducia era ancora in vacanza. Da allora sono passate due settimane e credetemi non ho ancora trovato il tempo per andarlo a trovare (nel frattempo ha riaperto).  Quando lo farò? Chissà.  Intanto, ho la barba e me la tengo. In seguito, si vedrà

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