lunedì, novembre 13, 2017

Italia- Svezia e un pò di sana scaramanzia

Sono sulla metro che mi porterà a casa. Tra poco piu' di due ore ci giocheremo la qualificazione ai Mondiali. Non sto nella pelle. Da tre giorni. E piu' passano i minuti e piu' sale la tensione. Scrivo per sfogare l'ansia, per smorzare questi ultimi momenti di attesa. Lo so, non ditemelo, la sto vivendo male. Ma sono fatto cosi. Temo la catastrofe, ho paura per una nostra retrocessione nella serie B del calcio mondiale. Un incubo che mi sta perseguitando da venerdì notte. Sono cosi teso che pur non essendo scaramantico per natura, da qualche ora mi sto comportando come se lo fossi. Scrivo e contemporaneamente mi sto toccando li, si proprio li, per scacciare eventuali influssi negativi, per impedire attraverso il contatto con i miei naturali amuleti che la malaugurata profezia alla fine si autoavveri.
Purtroppo un paio di coincidenze ci inducono a pensare al peggio. Nel '58 non andammo ai Mondiali. Fu la prima e speriamo unica volta (me li sto ritoccando). E' vero, ci buttò fuori l'Irlanda. Ma i Mondiali si sarebbero giocati in Svezia. Guarda caso. Agli Europei del 2004 poi il famoso biscottone che ci sbatte' fuori dalla competizione. Sempre loro, sempre gli svedesi, quella volta in combutta con i danesi.
E, sorvolando sui nostri evidenti demeriti, ma vogliamo ricordare come nella partita di andata hanno vinto?, Gli è bastato un tiro, anzi una fortunatissima, per loro, autorete. Di contro, il palo pieno, che piu' pieno non si può, stampato da Darmian. 
Insomma, con gli svedesi spesso ci dice male. Così come portano male tutti quei corvi criticoni che stanno giudicando e condannando la nostra squadra come se avessimo già perso, come se non avessimo alcuna speranza nè possibilità di andare in Russia, come se tutto fosse già scritto, predestinati alla sconfitta, alla umiliazione, al dramma calcistico nazionale.
Portano male anche tutti coloro che ce l'hanno con Tavecchio (in verità neanche io lo digerisco tanto, ma rinvio analisi e commenti), i quali pur di toglierselo dai piedi si augurano per stasera una sconfitta della nostra Nazionale. Sono quelli per i quali una riforma del calcio italiano, assolutamente necessaria, deve inevitabilmente passare dalla nostra esclusione dai Mondiali. Ho un paio di amici e colleghi che la pensano cosi. Li inquadro esattamente come quei mariti che si tagliano i cosiddetti per dispetto della moglie.
Ecco, contro tutto questo, non vedo di meglio di un bel corno scaramantico rosso fuoco. Nel calcio a volte si usa esporre amuleti o darsi a pratiche scaramantiche per battere la sfortuna prima ancora degli avversari. Lo ricordate il sale nelle porte?  Lo abbiamo visto cospargere a tutti i livelli, dalla Serie A alla Terza Categoria. Speriamo che qualcuno stasera a San Siro se ne ricordi e provveda.
Non vedo l'ora che inizi sta benedetta partita. Lo avete capito. Perdonatemi. Ma vi prometto che dopo ritornerò in me.
Intanto sono quasi arrivato,  la prossima sarà la mia fermata ed allora vi lascio, ovvio, al grido di Forza Azzurri, non senza però un'ultima salutare toccatina (tiè).   

  

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