mercoledì, aprile 03, 2013

Calabria, terra di rimborsi facili

Venghino signori, venghino. Al Consiglio Regionale della Calabria si è aperta la fiera del rimborso. Lo sconto è garantito a tutti. Hai preso un caffè al bar? E che problema c'è. Rimborsato. Hai grattato per vincere ma hai perso? No problem, l'erario pubblico ti restituisce il maltolto e anche con gli interessi. C'è sempre un dirigente pronto a firmare qualsiasi cosa. Se vuoi ti restituiamo pure le tasse che hai pagato. Basta che tu sia consigliere regionale, presenti la lista della spesa e ti ritroverai seduta stante le tasche di nuovo piene. Non importa di che colore sei. Destra, sinistra o centro non fa differenza. Qui da noi la legge è davvero uguale per tutti. Rimborsi all inclusive.
Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere. Quello che sta emergendo in queste ore in Calabria ha veramente dell'incredibile. Non scandalizza il fatto che uno o piu' politici hanno rubato. Ormai ci siamo abituati. Da Nord a Sud, passando per il Centro, le nostre patrie galere sono piene di politici corrotti. L'aspetto che piu' di ogni altro meraviglia di questa vicenda è il modo con cui questi consiglieri regionali avrebbero rubato. E si, perché c'è anche modo e modo di rubare. Ci sono modi più intelligenti, piu' sofisticati, altri meno. Qui siamo a livello di scuole elementari, di ignoranza fattasi rimborso. Cose da pazzi. Rimborsi incredibili: dal gratta e vinci alle tassa sulla spazzatura, dalla cartella esattoriale di Equitalia ai mille e cento caffè presi al bar. Cose ingiustificabili che neanche un qualsiasi consiglio regionale dell'Uganda (con tutto il rispetto per l'Uganda) avrebbe fatto passare. Ora uno si chiede: ma come può venire in mente di farsi rimborsare l'irrimborsabile? Ma soprattutto chi è o chi sono quei  dirigenti regionali che con le loro firme hanno avallato queste incredibili nefandezze? Avranno preso il master all'Ecole Fracaise o alla London School? Come pensavano di poterla fare franca? Una cena, un viaggio, fin'anche una serata in discoteca possono essere giustificati come spese per fini istituzionali. Ma un gratta e vinci? Le tasse? I caffè? Ma come si può? Una vergogna nella vergogna. La notizia è stata diffusa urbi et orbi dai media nazionali. E già li vedi i padani commentare: calabresi soliti ignoranti e pezzenti. Al cospetto di questi consiglieri regionali calabresi, il laziale Fiorito fa un figurone. Quantomeno quello rubava a colpi di migliaia di euro trasferiti ogni mese all'estero con meccanismi piu' o meno sofisticati. No, qui da noi, ci tocca il rimborso del gratta e vinci. Su dai, è tutto inconcepibile. Soprattutto se uno pensa che a cascarci in questa storiaccia sarebbero stati consiglieri di una certa fama, ritenuti, quantomeno fino ad oggi, persone intelligenti. I nomi? Vorrei scriverli, ma non posso trattandosi ancora soltanto di voci di corridoio. Ma presto, molto presto sapremo. E credetemi, di vergogna ce ne sarà per tutti: a destra, a sinistra e al centro.

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