mercoledì, aprile 15, 2020

Bagnara, aiutare gli operatori turistici si può

Non bisogna perdere tempo. La Fase 2, quella dell'uscita dalla quarantena e della ripresa delle attività economiche, va pensata e organizzata subito. Non solo a livello di governo centrale e regionale, ma anche locale.  I comuni devono muoversi, devono fare qualcosa anche loro, laddove è possibile, specie per sostenere quei settori che piu' di altri hanno subito le negative conseguenze economiche di questo lockdown generale. 

E' vero che i Comuni possono poco e che i loro margini di manovra sono ridottissimi. E' vero pure che molti di questi enti sopravvivono da anni lungo un baratro finanziario e con casse praticamente vuote. Ma qualcosa possono e devono farla.

Non si tratta di dare soldi ai cittadini che ne hanno bisogno. Si tratta solo di fargliene spendere di meno. Occorre solo capire dove e come intervenire. Il quando non è neanche da discutere: subito.

La domanda dunque sorge spontanea: dove e come può intervenire il Comune di Bagnara per sostenere la ripresa in particolare dei commercianti e degli operatori turistici locali, che a ben vedere sono quelli che stanno patendo di piu' la crisi e che piu' degli altri avranno difficoltà a riprendersi? 

Non esiste uno studio in merito. Ma i soldi non introitati, ovvero i mancati incassi dovuti alla chiusure forzate viaggiano su cifre a sei zeri. Ci sono famiglie intere che stanno attingendo ai propri risparmi per andare avanti, per pagare bollette, affitti, tasse ma anche solo per mangiare. Molti li stanno per finire. Alcuni li hanno già finiti. E senza soldi ripartire sarà davvero difficile, se non impossibile. L'opportunità di accedere al credito bancario senza valutazioni di merito grazie alla garanzia offerta dallo Stato è già qualcosa. Ma non basta. Per questa ragione il comune se può intervenire deve farlo. E' un dovere istituzionale, ma anche etico e morale.

Escluso l'abbassamento delle aliquote dei tributi locali (acqua e spazzatura) considerate già le note problematiche esistenti, a mio parere c'è qualcosa di concreto che l'ente può decidere sin da subito. Qualcosa di piccolo, ma che contribuirà a rendere meno difficile la ripresa per molti: la cancellazione per tutto il 2020 del canone per l'occupazione di suolo pubblico.

Non so esattamente a quanto ammonta annualmente il gettito derivante da questo canone e quindi non so quale posta in entrata è stata prevista nel bilancio comunale. Ma si dovrebbe trattare complessivamente di una cifra non impossibile da rimpiazzare, da sostituire, da trovare negli altri capitoli del bilancio comunale. Tra l'altro questo è un problema che a Palazzo San Nicola dovranno tenere in ogni caso in considerazione poichè è molto probabile che rispetto alle previsioni ci sarà un calo notevole di questo introito. Potrebbe infatti risultare non conveniente per alcuni operatori  occupare suolo pubblico per garantire un servizio alla clientela che con ogni probabilità sarà ridotto rispetto agli anni passati in virtu' delle prevedibili distanze che alla ripresa saranno comunque imposte dalla normativa nazionale in materia di sicurezza sanitaria. Tanto vale la pena dunque tagliare subito la testa al toro, imporre la cancellazione di questi pagamenti e pensare come riequilibrare il bilancio.

Questa iniziativa è stata già adottata da diversi comuni italiani tra cui Roma che vive anche e soprattutto di turismo tutto l'anno. Ed un piccolo paese che vuole essere a vocazione turistica come Bagnara non può non pensare di adottare la stessa misura.

L'iniziativa è sostenuta non solo dagli imprenditori interessati ma anche da molti cittadini come il sottoscritto o come per esempio l'architetto Mario Gramuglia che in suo post odierno su Facebook ha brillantemente scritto "visto che all'aria aperta il virus ha minore incidenza rispetto ai locali, qualora fosse possibile normativamente, il comune perchè non valuta la possibilità di ridurre drasticamente il costo del suolo pubblico, in modo da utilizzare gli spazi prospicienti, normalmente destinati a parcheggio o comunque occupabili, per attività di vendita come accade durante l'isola pedonale?".

Al Sindaco la risposta nella speranza che come al solito non intervenga la scure "assassina" di qualche potente burocrate locale.




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