Presi dalla disperazione e dallo sconforto per un servizio inesistente. Stanchi di pagare tributi salati per poi ritrovarsi la spazzatura a marcire davanti casa, alcuni cittadini di Bagnara tra cui un paio di cosiddetti opinion maker, stanno lanciando in queste ore via social la proposta di non pagare il tributo sui rifiuti urbani come forma di protesta per un servizio inefficiente. Una proposta che trova anche fondamento giuridico in una norma secondo cui se la raccolta non è resa come invece dovrebbe essere, il cittadino ha la possibilità, aderendo le vie legali, di pagare solo il 20% del dovuto.
La proposta è oltremodo accattivante, è probabile che faccia numerosi proseliti, la gente infatti è sempre pronta a non pagare o pagare di meno specie se ritiene di essere vittima di un'ingiustizia palese, come in effetti in questo caso lo è.
Per essere chiari: il servizio di raccolta rifiuti a Bagnara per come è stato pensato, contrattualizzato e per come attualmente è gestito funziona male, malissimo. I cittadini ne hanno ben donde a protestare. Ma se permettete non è questa la forma migliore e più' efficace di protesta. Il motivo è semplicissimo: il potenziale mancato gettito tributario darebbe il definitivo colpo di grazia al Comune, sarebbe il default definitivo, un nuovo tombale dissesto. Con il risultato che il problema della raccolta dei rifiuti non solo non si risolverebbe, ma addirittura si aggraverebbe e non di poco. Insomma, vi condannereste da soli a nuovi e ulteriori ancorché più' pesanti disservizi.
Per utilizzare una metafora un po' forte, sareste come quel marito che per dispetto della moglie si taglia gli attributi.
Cui prodest? A nessuno credo. Per questo mi faccio davvero piccolo quando leggo che a propugnare questa iniziativa siano anche un paio di cosiddetti opinion maker, gente che, come il sottoscritto, utilizza i social e la rete per fare appunto opinioni. Soggetti a cui dovrebbero essere chiare le conseguenze di una protesta di tale portata, persone che conoscono, o quantomeno dovrebbero conoscere certi meccanismi e automatismi finanziari locali. Individui insomma che dovrebbero avere un certo senso di responsabilità pubblica.
Ma state impazzendo? Perché cavalcare questa onda populista nonché disfattista? Non mi sembra infatti una proposta ragionevole tesa a superare le enormi difficoltà attuali, insomma una iniziativa costruttiva, ma solo un modo fanciullesco, di pancia, irragionevole di distruggere quel poco che ancora esiste.
Mi auguro che le forze politiche di minoranza rappresentate in Consiglio Comunale non avallino, sostengano e cavalchino questa ondata populista. Sarebbe davvero la fine.
Molto meglio utilizzare una forma di protesta diversa, magari più' plateale, come quella per esempio di depositare tutti assieme in un solo giorno, nello stesso momento, i mastelli stracarichi di rifiuti in piazza davanti al Comune. Questo si e in fondo trovereste pure la mia solidarietà a distanza per quello che può valere. In fondo qualcosa va fatto per migliorare un servizio scadente che tuttavia, non scordatelo, sconta non solo incapacità gestionali locali, burocratiche, politiche e aziendali, ma anche problemi sovracomunali come quello relativo alle discariche che in Regione è una vera e propria piaga che coinvolge anche quei pochi comuni virtuosi nella raccolta dei rifiuti e della differenziata.
Ragionate. Fermate quest'onda populista.