"Franco che dici, ma stai parlando
seriamente?". La linea telefonica sulla metro va e viene e si interrompe
proprio sul piu' bello. Giusto il tempo di uscire fuori dalla galleria che mi
risquilla il cellulare. E' sempre lui, Franco Minutolo. Ed è talmente chiaro
che piu' chiaro non si può. "Si Peppe, ho deciso, metto a disposizione la
mia struttura per le scuole di Bagnara".
Non ci posso credere. Mi viene difficile
crederlo. Penso ad uno sfogo del momento. Ma lui insiste. Categorico.
Convinto. A tratti, pure arrabbiato. "Guarda che è tutto
vero. L'ho già comunicato all'Amministrazione Comunale".
E' la notizia che non ti aspetti, che se da un
lato è da accogliere positivamente dall'altro ti lascia un po' sbigottito.
E' vero, il Grand Hotel Victoria, ristrutturato velocemente, potrebbe essere
una soluzione momentanea al gravissimo problema della scuola, al diritto negato
all'istruzione di centinaia di bambini incolpevoli, ai disagi delle
famiglie, al rischio di trasferimenti forzati, quasi coatti, fuori paese. Ma è
anche vero che sarebbe un duro colpo al già precario turismo locale stante il
fatto che la meravigliosa struttura di Franco Minutolo è l'icona del settore,
il punto di riferimento principale per chi vuole venire in paese, con quella
incantevole posizione centrale ad un passo dal mare, simbolo di una Bagnara
aperta e accogliente.
"Ma quale turismo Peppe. Voglio andarmene da
questo paese. E questa occasione mi potrebbe dare l'opportunità per
farlo".
Rabbia ed amarezza. Franco è un fiume piena.
Parla solo lui. Io mi limito solo a registrarne le parole, gli sfoghi, i
propositi, mentre la metro arriva a destinazione e io devo scendere.
"Ho resistito negli anni passati a
cedere l'albergo alla Prefettura per l'accoglienza dei migranti. Non me la
sentivo di trasformare il centro del paese in un rifugio per disperati che poi
ci saremmo ritrovati a bivaccare 24 ore su 24 in piazza. Ho glissato su
questa opportunità nonostante i guadagni per la mia famiglia sarebbero
stati certi, cospicui e duraturi nel tempo. Ma questa volta mi sembra che la
causa sia piu' nobile, risponderei ad un bisogno reale di centinaia di
famiglie, darei la possibilità all'Amministrazione Comunale di uscire da
una situazione senza soluzione e io finalmente potrei dedicarmi a fare
turismo la dove vi sono le condizioni per farlo investendo risorse non indifferenti".
Eh, già perché in fondo il vero motivo
di questa scelta di Minutolo sta proprio in questo.
"A Bagnara è impossibile fare turismo.
Mi dispiace dirlo. Non c'è programmazione, i servizi sono carenti, la
burocrazia è un ostacolo anziché un supporto, la politica stenta. Che vuoi che
ti dica. Purtroppo non immagino qui il futuro per i miei figli. Me ne sono convinto.
Ho lottato, ho investito risorse per altri impensabili. Ma adesso basta. Meglio
l'Hotel Victoria adibito a scuola. Ti do l'autorizzazione a
scriverlo". Click.
Non saprei dirvi se in effetti il Grand Hotel Victoria sia in grado di ospitare aule e classi che dovrebbero avere una certa dimensione. Sarà il Comune a valutare nel concreto questa proposta. So solo che ho il magone. Lo sfogo di Franco mi ha colpito. Ci sarebbe molto da commentare. Ma
non me la sento. La chiudo qui. Bastano le sue amare parole. E' come se mi
sentissi in lutto. La mia Bagnara, la mia bella Bagnara, si sta spegnendo
lentamente e purtroppo inesorabilmente.
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